Haccp e Tecnologie Alimentari

ARTIGIANATO ALIMENTARE ITALIANO IN CRESCITA

artigianato alimentare«La situazione economica attuale sicuramente non favorisce un “boom” dei consumi, ma acquistare le specialità gastronomiche caratteristiche dell’ artigianato alimentare può essere un’importante occasione per valorizzare e rilanciare le molte eccellenze agroalimentari del nostro territorio». A parlare è il presidente della Confartigianato di Macerata Renzo Leonori, che così continua:  «Artigianato alimentare è sinonimo di tipicità e qualità oltre che di un forte legame con il territorio, il tutto ben espresso dalla denominazione 100% made in Italy,  marchio ideato e realizzato da Confartigianato Imprese Macerata inizialmente per le imprese del proprio territorio del “tutto fatto in Italia” e successivamente messo a disposizione di tutte le imprese operanti sul territorio nazionale le quali producono interamente in Italia: tale logo infatti può esser apposto su qualsiasi prodotto manifatturiero, dagli alimentari ai capi d’abbigliamento, a condizione che, secondo quanto prescritto dalla 166/2009, dalla ideazione all’imballaggio, esso sia stato fatto completamente in Italia».

Quello dell’ artigianato alimentare (90.577 imprese in Italia, 3.110 nelle Marche) è sicuramente un comparto che, pur in un periodo di contrazione generalizzata dei consumi, dimostra spiccata vivacità sia a livello provinciale che nazionale. Secondo un rapporto elaborato su dati Infocamere/Istat dall’Ufficio Studi Confartigianato, a fine III trimestre 2013 in provincia di Macerata sono 704 le imprese dell’ artigianato alimentare, in crescita dello 0,1% rispetto al 2012, percentuale che a livello regionale mostra un incremento del +1,2 %, mentre al contempo il totale artigianato scende del 2,3%.Per quanto concerne il territorio della provincia di Macerata osserviamo che i settori più rilevanti dell’artigianato alimentare sono quelli della ristorazione e cibi da asporto (275 imprese), della pasticceria, panifici e gelaterie (267 imprese) e della produzione di pasta (68 imprese); seguono poi i settori delle carni (21), delle produzione di oli e grassi vegetali e animali (15), del lattiero – caseario (10), del the, caffè, cacao e derivati (9), della produzione di vini, distillerie e birra (7), della lavorazione e conservazione di frutta, ortaggi e pesce (4).

Dati provinciali, questi, che rispecchiano quelli regionali, poiché nell’ambito della produzione alimentare artigiana il comparto più consistente nelle Marche è quello della pasta, con un incidenza sul totale dell’artigianato alimentare regionale del 10,5% (al secondo posto in Italia). Le Marche sono inoltre sul podio in Italia per un aumento tendenziale del 2,4%, sopra la media nazionale (0,9%) delle imprese di pasticceria, panifici e gelaterie.

L’intero settore dell’alimentare e delle bevande rappresenta il 6,9% del made in Italy e segna una crescita del 6,0% tra gennaio e settembre 2013 a fronte di esportazioni complessivamente statiche ( -0,3% ): i mercati più dinamici sono quelli extra UE i quali rappresentano il 36% del food made in Italy e crescono del 7,7%, due punti e mezzo oltre alla media dei Paesi europei ( 64% del totale export con crescita del 5,2%).

In particolare si osserva uno spiccato dinamismo per i dolci da ricorrenza: nei primi otto mesi del 2013 l’export relativo a torte, pane con uva passa, panettoni, cornetti ed altri prodotti della panetteria, della pasticceria o della biscotteria segnano una crescita del 13,8%, superando la soglia dei 285 milioni di euro di fatturato.

«I risultati del nostro rapporto – conclude il Presidente Leonori – dimostrano che il buon cibo italiano resiste alla crisi. Ma non dobbiamo accontentarci di questo risultato. I prodotti della nostra tradizione alimentare vanno difesi, valorizzati e soprattutto promossi, come ci dimostrano i crescenti apprezzamenti provenienti da buyer stranieri di paesi emergenti, come abbiamo potuto verificare direttamente anche nel recente incoming svoltosi a Civitanova Marche lo scorso mese di novembre. La ricchezza economica del nostro Paese sta anche in questi ‘tesori del palato’: Confartigianato Imprese Macerata si sta impegnando da tempo su questo fronte anche attraverso il marchio 100% Made in Italy, promuovendolo presso tutti gli imprenditori che vogliono farsi riconoscere per la qualità italiana dei loro prodotti con l’obiettivo di veicolare il messaggio:  Siamo bravi, facciamoci riconoscere».

Fonte: Cronache Maceratesi

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