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SANA ALIMENTAZIONE NATURALE – LINEE GUIDA

SANA ALIMENTAZIONE NATURALE: LINEE GUIDA

sana alimentazione naturale
Negli ultimi decenni Istituzioni pubbliche e Organismi scientifici hanno dato vita, nei principali Paesi
del mondo, a Linee guida o Direttive alimentari riguarda una sana alimentazione naturale. E nella stessa direzione si sono mosse le principali
Agenzie internazionali che si occupano di alimentazione e salute.
In Italia, fin dal 1986 l’INRAN si è fatto carico di tale iniziativa e, con la collaborazione di numerosi
rappresentanti della comunità scientifica nazionale, ha predisposto e successivamente diffuso le
prime “Linee guida per una sana alimentazione naturale italiana”. Nel 1997 con analoghe modalità è stata
predisposta la prima revisione, cui segue la presente revisione 2003.
Il motivo per il quale le Linee guida di una sana alimentazione naturale vengono compilate e diffuse in milioni di copie è proprio quellodi fornire al consumatore una serie di semplici informazioni e indicazioni per mangiare meglio e con
gusto, nel rispetto delle tradizioni alimentari del nostro Paese, proteggendo contemporaneamente la propria salute. Per far questo sono chiamati a collaborare studiosi appartenenti a varie istituzioni scientifiche e accademiche italiane, in grado di affrontare, con le loro differenti competenze, tutto l’arco delle varie problematiche riguardanti la nutrizione.
Destinatario e ragion d’essere delle Linee guida di una sana alimentazione naturale è quindi l’universo dei consumatori, al quale le Direttive sono indirizzate e dal quale devono poter essere agevolmente comprese e utilizzate, per realizzare una alimentazione sana ed equilibrata, garantendosi più benessere e salute senza dover mortificare il gusto e il piacere della buona tavola. E tutto ciò evidentemente è più facile per coloro che conservano abitudini alimentari tradizionali del nostro Paese, vale a dire un uso frequente di cibi meno densi di energia e più ricchi di sostanze utili. La opportunità e la necessità di una periodica revisione di queste come di altre Linee guida, pur nel solco della continuità con le precedenti edizioni, sono facilmente spiegabili.
Il primo motivo è quello del necessario aggiornamento in base alla continua evoluzione delle conoscenze scientifiche circa il ruolo dei singoli nutrienti e di vari componenti minori e i relativi bisogni e
rapporti reciproci nell’ambito di una dieta equilibrata. Il secondo motivo è certamente quello del
mutamento dei consumi, delle abitudini e degli orientamenti alimentari e degli stili di vita, nel quadro
di una società che dimostra sempre più attenzione alle correlazioni fra alimentazione e salute,
ma che contemporaneamente vede aumentare sia le patologie legate ad una dieta abituale eccessiva
e/o squilibrata sia la confusione e la disinformazione circa ruoli e funzioni di alimenti e di nutrienti.
E tutto ciò avviene nonostante l’impressionante crescita della massa di informazioni dirette al grande pubblico, veicolate da un sempre maggior numero di canali, anche molto innovativi.
Sono proprio questi motivi a rendere ancora più pressante l’esigenza di mettere a disposizione del
consumatore uno strumento, come le Linee guida, che sia garantito dalle istituzioni scientifiche, che
sia aggiornato nei suoi contenuti ma anche sempre più funzionale rispetto ai tempi che cambiano,
e che sia facilmente comprensibile e utilizzabile nonché capace di fornire, accanto a pratiche indicazioni
(riassunti particolarmente nei “come comportarsi”, nelle “false credenze su…”, ecc.), anche
informazioni di carattere più spiccatamente tecnico-scientifico.
La revisione 2003 delle Linee guida di una sana alimentazione naturale si rivolge pertanto sia a chi desidera avere semplici chiarimenti sugli aspetti-base dell’uso degli alimenti per la vita quotidiana, sia a chi si aspetta di trovare nelle nuove Linee guida anche maggiori approfondimenti di tipo scientifico, senza essere costretto a ricercarli consultando altre pubblicazioni.
La maggiore novità rispetto alle edizioni precedenti è certamente rappresentata dall’ampliamento
dell’arco dei temi trattati, con l’inserimento di tre nuove Direttive destinate a rispondere alla esigenza
di una maggiore completezza rispetto ai problemi e alle domande che il consumatore comune
oggi si pone in tema di nutrizione.
La prima delle tre nuove Direttive sulla sana alimentazione naturale è quella che affronta la questione del bilancio idrico del nostro
organismo, dei bisogni di acqua e delle funzioni che essa svolge, e anche delle numerose false credenze
che circondano questo nutriente fondamentale.
La seconda “nuova” Direttiva di una sana alimentazione naturale è quella che esamina problemi particolari della alimentazione di alcuni gruppi di popolazione “speciali” in quanto caratterizzati da esigenze nutrizionali specifiche, e per questi motivi più “vulnerabili”. Si tratta di bambini, adolescenti, gestanti, nutrici, donne in menopausa, e anziani, una quota di popolazione, quest’ultima, in forte aumento. Sulle modalità di corretta alimentazione di tutti questi soggetti esiste nella conoscenza comune una notevole confusione di idee: da qui l’opportunità di parlarne in modo particolareggiato nell’ambito delle Linee guida. La terza “nuova” Direttiva riguarda i problemi della sicurezza alimentare, con speciale riferimento a quella domestica. Infatti, ferma restando la grande responsabilità delle Istituzioni pubbliche nel formulare regole e prevedere controlli per tutta la filiera agro-alimentare (e la creazione di una Agenzia europea dedicata alla sicurezza alimentare ne è la prova), si è ritenuto utile ed opportuno stimolare anche la responsabilità e la partecipazione individuale, dal momento dell’acquisto degli alimenti alle fasi di preparazione e di conservazione degli stessi, poiché è provato che gran parte degli incidenti e dei problemi di tipo igienico sanitario si verificano proprio nella cucina di casa.
La revisione 2003 delle Linee guida presenta anche l’aggiornamento e l’inserimento di nuove tabelle e
dati su vari temi, compreso l’elenco di “porzioni standard italiane” la cui corretta valutazione da parte
del singolo è di importanza fondamentale se si vuole riuscire a realizzare una buona alimentazione.

 

FONTE: Corriere della Sera

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