La legionellosi o malattia dei legionari è una malattia multisistemica che causa polmonite dovuta a batteri gram-negativi (Legionella spp.) presenti negli ambienti di acqua dolce di tutto il mondo. Gli esseri umani vengono infettati dall’inalazione di aerosol contenenti Legionella spp. L’infezione può essere fatale e possono verificarsi epidemie da una fonte ambientale comune.
Le persone si infettano quando respirano aria che contiene minuscole goccioline d’acqua, note come aerosol, all’interno delle quali si trovano i batteri della specie Legionella. Se i batteri vengono inalati nei polmoni possono causare infezioni.
La legionellosi non può essere contratta dall’acqua che si beve che entra nello stomaco in modo normale: il batterio deve entrare nei polmoni attraverso la respirazione. La malattia inoltre non si trasmette da persona a persona.
I casi di malattia del legionario sono più frequenti in persone di età avanzata (dai 65 anni), soprattutto di sesso maschile e spesso fumatori.
Il batterio responsabile della malattia del legionario fu identificato nel 1976, dopo una vasta epidemia avvenuta in un hotel di Filadelfia, negli Stati Uniti. La malattia prende il nome dal gruppo di persone colpite da questa epidemia, erano infatti membri del personale di servizio americano in pensione che stavano partecipando a un congresso della legione. Dall’inizio dell’epidemia nel 1976, sono stati segnalati casi ed epidemie in tutti i paesi d’Europa, molti dei quali legati ad alberghi e altri tipi di alloggi per le vacanze.
I batteri della specie Legionella sono ubiquitari e possono trovarsi naturalmente nelle fonti d’acqua ambientali come fiumi, laghi e bacini artificiali. L’intervallo di temperatura che consente al batterio di sopravvivere e moltiplicarsi è ampio, va dai 20 ai 50°C. I batteri possono moltiplicarsi nei sistemi acquatici artificiali come torri di raffreddamento, condensatori evaporativi, umidificatori, fontane decorative, piscine, vasche idromassaggio, sistemi di acqua calda e sistemi simili.
L’esperienza dimostra che le epidemie negli alberghi sono per lo più associate ai sistemi di distribuzione dell’acqua calda o fredda. Nelle situazioni di elevata concentrazione di batteri nell’acqua, in quantità tali da causare infezioni, qualcuno che fa la doccia inalerebbe i batteri intrappolati nei minuscoli aerosol che si creano quando l’acqua colpisce le superfici dure della doccia o della vasca.
Al contrario, le grandi diffusioni di legionellosi nella comunità sono per lo più associate alle torri di raffreddamento. Le torri di raffreddamento sono dispositivi utilizzati per raffreddare gli edifici. Sono anche chiamati “sistemi di condizionamento a umido” perché il processo di raffreddamento dell’aria comporta un ampio contatto tra acqua e aria, creando così aerosol. Quando i batteri della Legionella sono presenti in questi sistemi possono causare lo sviluppo della malattia. Un ulteriore rischio di diffusione della legionellosi è rappresentato da una scorretta gestione e manutenzione dei condizionatori che utilizzano acqua per raffreddare l’aria negli hotel.
L’articolo “La sorveglianza nazionale della legionellosi: risultati relativi all’anno 2022” pubblicato nel Bollettino epidemiologico nazionale (BEN) a giugno 2023 ha evidenziato come in Italia si sia tornati ai numeri prepandemici dell’infezione (+ 14%). Di questi casi il 77% sono stati notificati in Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Lazio e Piemonte e il restante 23% dalle rimanenti 15 Regioni e Province Autonome della penisola.
Inoltre, dall’analisi di questi numeri è emerso che, rispetto al 2021, i cluster di legionellosi attribuiti alle strutture ricettive è raddoppiato, mettendo in evidenza quanto lavoro ci sia ancora da fare per raggiungere l’adeguata gestione e manutenzione degli impianti idrici presenti negli edifici pubblici e privati.
Al fine di prevenire situazioni potenzialmente rischiose per i propri ospiti, è necessario che ogni struttura ricettiva realizzi con il supporto di personale tecnico un proprio piano programmatico di manutenzione e controllo degli impianti, basato sull’analisi dei pericoli e sulla valutazione dei rischi, il quale va revisionato con cadenza almeno biennale (preferibilmente annuale).
Per ulteriori approfondimenti lasciamo i seguenti link:
https://www.ecdc.europa.eu/en/legionnaires-disease/facts
https://www.epicentro.iss.it/legionellosi/aggiornamenti