COVID-19: non ci sono prove di trasmissione alimentare
- L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa: Europan Food Safety Authority)
Ha affermato che “le esperienze fatte con precedenti focolai epidemici riconducibili ai coronavirus, come quelli della SARS e della MERS, evidenziano che non si è verificata trasmissione tramite il consumo di cibi. Al momento non ci sono prove che il coronavirus sia diverso in nessun modo”.
- L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms)
Dato che le conoscenze del Coronavirus sono ancora alla fase iniziale, ha pubblicato una serie di raccomandazioni precauzionali per la preparazione e il consumo dei cibi:
- lavare sempre le mani prima di cucinare e dopo aver toccato cibi crudi;
- evitare il consumo di alimenti di origine animale crudi o poco cotti;
- rispettare le normali regole di igiene per evitare la contaminazione crociata.
L’OMS sostiene che ad oggi non esistono evidenze della trasmissione del coronavirus attraverso il cibo.
- Il Centro Europeo Per Il Controllo E La Prevenzione Delle Malattie (Ecdc: European Centre for Disease Prevention and Control) evidenzia come gli alimenti non rappresentino una fonte di trasmissione del virus. Anche se all’origine dell’epidemia in Cina c’è stato un passaggio del nuovo coronavirus dagli animali all’uomo, ora l’agente patogeno si sta diffondendo da persona a persona, principalmente attraverso starnuti e colpi di tosse.
- L’Istituto Federale Tedesco per la Valutazione del Rischio (BfR) sostiene che ad oggi non ci sono casi di contagio da coronavirus attraverso il consumo di cibi contaminati.
Pubblicato il: 23 Marzo 2020